Secondo il commissario europeo alle politiche regionale, Cretu, bisogna accelerare sull’attuazione della capacità amministrativa perché alcune regioni non crescono nonostante tutti i soldi che ricevono. Una considerazione che riguarda direttamente la Calabria e che richiama l’attenzione del presidente regionale di Coldiretti, Pietro Molinaro. “Le dichiarazioni di Cretu – dichiara Molinaro – ci riportano purtroppo alla nuda e cruda realtà, non basta scrivere ed approvare il programma del PSR 2014-2020, perché poi quando si va nel concreto, ci si imbatte in farraginosità, con la permanente lentezza nella fase operativa.Ad ammetterlo – prosegue è sia l’Autorità di Gestione del PSR che il Dipartimento Agricoltura che nei decreti di proroga di questi giorni scrivono testualmente : “che il termine di presentazione delle domande scade a ridosso del periodo estivo con notevoli difficoltà a predisporre la documentazione richiesta per la partecipazione al bando”;
ed ancora: “il persistere delle esigenze di questa Amministrazione di dare riscontro alle innumerevoli richieste di chiarimento presentate a mezzo FAQ da parte dei potenziali beneficiari”. Il balletto delle proroghe che il Dipartimento Agricoltura e Autorità di Gestione stanno decretando – chiarisce Molinaro – si poteva evitare se solo ci fosse stata l’umiltà di accettare i suggerimenti fatti sin dall’ inizio della programmazione e fino al Comitato di Sorveglianza (febbraio 2016) e se con continuità si fosse fatto ricorso a tavoli tecnici con i soggetti portatori di interesse. Con le proroghe - continua il presidente di Coldiretti Calabria– certamente qualche giovane non potrà accedere ai finanziamenti, Coldiretti aveva proposto la domanda semplificata come peraltro fatto da qualche regione. I nodi si sa, vengono sempre al pettine ed a pagare un prezzo salatissimo sono i giovani appunto ma anche le imprese che non possono programmare gli interventi con rischi forti di eleggibilità della spesa e il risultato di rinviare nel tempo la realizzazione delle opere e i relativi pagamenti. Prorogare scadenze già fissate è indicativo del cattivo funzionamento: gli impegni presi non si riescono a rispettare nei tempi previsti e si chiede un rinvio. Anzi, è la spia di una scarsa efficacia che, nemmeno l’elevato numero di incontri promozionali sul PSR (circa 90) è riuscita a colmare. Forse accentuare le riunioni del partenariato socio-economico, (non si riunisce da febbraio) avrebbe impedito un siffatto atteggiamento che ha comportato scelte infelici quali il business-plan di Ismea che come avevamo detto in tempi non sospetti era complicato. Ma si sa, si è più propensi ad accettare suggerimenti nell’orecchio piuttosto che frutto di un confronto! Oltre alle proroghe allora – conclude Molinaro – invitiamo la Regione che nell’interesse generale si intervenga per eliminare le criticità che rischiano di indebolire la competitività del sistema agroalimentare calabrese.
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