Il territorio della Riserva ricade sull’altipiano silano del quale ne assume tutte le caratteristiche fisiche. La platea geologica è costituita esclusivamente da graniti composti principalmente da quarzo, ortoclasio e mica che, alterandosi, danno origine a terreni sciolti, non molto fertili, nei quali generalmente difetta il calcare e l’acido fosforico, ma buoni forestalmente. Il clima secondo il De Philippis è di tipo mediterraneo con inverni non troppo rigidi ed estati non molto calde, ma siccitose. Secondo la classificazione del Pavari la Riserva rientra interamente nella fascia fitoclimatica del fagetum, sottozona calda.

Flora

La specie floristica dominante è il pino laricio che nella riserva va a costituite una fustaia disetanea che va dai 350 e più anni di età dei cosiddetti “Giganti”, ai 120 anni della pineta matura, fino ai 10- 15 anni della rinnovazione naturale. I “Giganti”, che danno il nome all’area protetta, sono appunto costituiti da 53 eccezionali piante di pino laricio. Ad essi si aggiungono cinque esemplari di acero montano dal diametro del tronco alla base di circa 2 metri e anch’essi di età secolare.

Il pino di maggiori dimensioni ha un diametro di 187 cm, 43 metri di altezza e un volume di 62,184 m3 . In questo popolamento si configurano i resti dell’antica, famosa e suggestiva silva brutia, segno tangibile di storia e cultura ed espressione simbolica del territorio calabro. Esso è testimonianza del paesaggio della Sila fino alla fine del 1800, prima che gran parte delle foreste venissero tagliate per rifornire di legname pregiato il giovane Regno d’Italia. Nel piano intermedio è presente il faggio, il melo selvatico e qualche castagno e ai margini della riserva si trovano esemplari di pioppo tremulo (Populus tremula). Il sottobosco non è molto ricco e solo nelle radure si incontrano frequentemente la felce aquilina (Pteris aquilina), il cocumiglio (Prunus cocumilia) il biancospino (Crataegus oxyacantha) e la rosa canina (Rosa canina) unitamente alla fioritura stagionale di orchidee sambucine (Orchis sambucina), qualche tasso barbasso (Verbascum thapsus) e specie altre erbacee.

Fauna

La fauna, tipica delle zone silane e appenniniche, è limitata dalle ridotte dimensioni della riserva. Il rappresentante più numeroso è sicuramente lo scoiattolo nero, visibile ai visitatori che evitano schiamazzi e quant’altro possa disturbare la fauna.Fra l’avifauna è annoverabile il picchio rosso maggiore che trova sui fusti secchi delle grosse piante di pino laricio l’habitat ideale per la sua alimentazione. Anche il grande e rarissimo picchio nero può utilizzare l’area sporadicamente come sito di alimentazione. Gli uccelli rapaci nidificanti osservabili con maggiore frequenza nell’area e nelle sue vicinanze sono la poiana, il falco pecchiaiolo, il gheppio e lo sparviero mentre più rara è la frequentazione da parte dell’astore. Tra i passeriformi è interessante la presenza del crociere ed è comune il picchio muratore. Fra i rettili sono da ricordare il ramarro e le comuni lucertole che costituiscono un ottimo alimento specialmente per i piccoli gheppi. È di grande interesse zoogeografico la presenza di un piccolo roditore della famiglia dei gliridi, il Dryomys nitedula (driomio), a distribuzione paleartica ma presente in isolamento in Calabria con la sottospecie endemica aspromontis.

Finalità

Conservazione dei caratteri biogenetici del pino laricio, unitamente all’educazione e ricreazione dei cittadini. Per quest’ultimo scopo è stato allestito un percorso di visita guidato con pannelli esplicativi che attraversa l’intera superficie della riserva.

Come raggiungere l’area:

Per chi arriva dal versante tirrenico: La Riserva si raggiunge dall’autostrada A3, uscita Cosenza (Sud o Nord), si prosegue per Camigliatello Silano sulla SS 107 (Silvana-Crotonese) fino all’uscita per la località “Croce di Magara”. Si prosegue, quindi, seguendo l’apposita segnaletica fino alla riserva che dista da questa uscita appena 3 Km. Per chi arriva dal versante ionico: Dalla SS 106, nei pressi di Crotone, si imbocca la SS 107 fino all’uscita di “Croce di Magara” da dove seguendo l’apposita segnaletica per 3 km si arriva alla Riserva. Per chi arriva dall’Autostrada A3: Occorre svincolare a Cosenza (Sud o Nord) e seguire le indicazioni per la “Sila” percorrendo la SS 107 fina allo svincolo di “Croce di Magara”. Si prosegue, quindi, seguendo l’apposita segnaletica fino alla Riserva che dista da questa uscita appena 3 Km. La Riserva è aperta ai visitatori nel periodo che va da Maggio a tutto Ottobre dalle ore 8,30 alle ore 18,30. Per il periodo Novembre-Aprile l’area della riserva è visitabile prendendo appuntamento alle utenze telefoniche di seguito segnalate. L’ingresso è a pagamento ed il prezzo dei biglietti è di € 0,50 per i ragazzi e di € 1,00 per gli adulti. Compatibilmente con la disponibilità, all’ingresso viene consegnato, compreso nel prezzo del biglietto, un pieghevole illustrativo della Riserva. Nelle ore d’ufficio si possono contattare: - Comando Stazione Forestale di Camigliatello Silano Tel. e Fax 0984/570808; - Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Cosenza - Viale della Repubblica, 26 - Tel. e Fax 0984/76760. Nella riserva è percorribile un solo sentiero che tra l’altro per ovvi motivi di salvaguardia è obbligato. Riferimenti: Ufficio territoriale per la Biodiversità diCosenza - Tel. 0984/76760; Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Fonte: Ufficio per la Biodiversità Corpo forestale dello Stato

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